LE FORZE OCCULTE DEL DIGITALE
“Distopie tecnologiche”, Ettore Guarnaccia sul decadimento cognitivo
La previsione di scenari distopici può essere l’antidoto, una risposta all’annunciata disfatta dell’essere umano, prossimo all’implosione nell’automazione robotica con l’avanzata dell’Intelligenza artificiale. Si, perché la visione dominante spinge allo svilimento della vita nella depressione sociale: vogliono ficcarci nel mondo liquido dei metaversi. E poi l’incognita della computazione quantistica: che succederà? In mezzo una generazione drogata di social, anestetizzata dalle nuove frontiere di intrattenimento cibernetico, eterodirette verso l’apatia psichica. “Le rivoluzionarie ondate tecnologiche hanno già cambiato le regole del nostro quotidiano, il digitale nasconde effetti occulti che ci allontanano dalla coscienza, la nostra mente è in ostaggio per renderci meno umani.” Lo dice Ettore Guarnaccia, manager bancario ma pure scrittore e divulgatore sui temi della cybersecurity e della digitalizzazione dei giovani. Tra cyberbullismo, aule immersive e dipendenze compulsive, che idea s’è fatto dei nativi digitali?
Giornalista d’inchiesta, scrittore d’assalto, conferenziere, opinionista radiotelevisivo, collabora con diverse riviste e giornali, tra cui Avvenire e Il Fatto Quotidiano. È una delle voci più rappresentative dell’informazione italiana senza censura in tema di digitale e tecnologie. Relatore anche in sedi istituzionali italiane ed estere, ha preso parte a numerose manifestazioni pubbliche per denunciare i pericoli della transizione digitale. E' ideatore e direttore di Disconnessi.