Prima si ribellavano all’idea di disfarsene, ora c’è il divieto


Scuola senza Smartphone, testimonianza dal collegio docenti
Annalisa Buccieri
Oggi si rientra a scuola e la novità (non da poco) è che si torna in classe senza telefono cellulare. Sollievo per molti docenti, seccatura imprevista per altri. Panico per gli alunni, privati della loro socialità digitale. Succede che le attività vanno ripensate, nell’immediato quelle di apertura annoscolastico: le presentazioni ai nuovi studenti, i test, i questionari, dai referenti strutturati prima con lo Smartphone, ora vietato anche a scopo didattico. C’è preoccupazione per la reazione dei ragazzi, già ampiamente sperimentata in termini di crisi di astinenza. Le annose discussioni a inizio lezione saranno però destinate a sparire: niente più negoziazioni del tipo… ‘telefono sì, no, in quali casi’. Più tranquillità in aula, più partecipazione da parte degli studenti, più serietà nel lavoro. Almeno si spera…

Annalisa Buccieri è docente di Scienze Umane in un Liceo di Roma, con lunga esperienza come ricercatrice in Comunicazione e Sociologia. È referente per l'Osservatorio Scuola Stop5G, che pone al centro dell'attenzione gli effetti della transizione digitale nelle scuole.