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IPER-DIGITALIZZAZIONE E DISEDUCAZIONE SOCIALE
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IPER-DIGITALIZZAZIONE E DISEDUCAZIONE SOCIALE

Da Onlyfans ai maranza, social intreccio di oligarchie tecnocratiche

Disordine, corruzione dei costumi, violenta brutalità, dissolutezza e un odio sempre più dilagante si manifestano senza controllo in ogni aspetto della vita pubblica, sono questi alcuni aspetti caratterizzanti della società contemporanea. L’iper-digitalizzazione a buon mercato, foriera di piattaforme e strumenti di comunicazione digitale, ha accelerato il processo esaltando diseducazione e degenerazione. Perché parliamo di deriva diseducativa?  Perché governare significa anche indirizzare, far da guida, istruire e, appunto, educare. Nella stessa radice etimologica latina della parola educazione troviamo il principio di ciò che dovrebbe essere attuato: ex-ducere, condurre fuori, far emergere dal giovane le qualità e le potenzialità che gli sono proprie e che già possiede, cosa diversa dal processo di indottrinamento camuffato da insegnamento che appunto determina l’azione del in-signare mettere dentro, riempiere di nozioni. Educare vuol dire prendersi cura soprattutto della gioventù; rinvigorirla nel corpo e nella mente secondo principi di civiltà e trasmettendole le patrie virtù.

© 2025 DISCONNESSI - GIORNALE INDIPENDENTE DIRETTO DA MAURIZIO MARTUCCI
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