SESSO IPERTECNOLOGICO
Sexting, l’interazione virtuale annulla il corpo e l’unione sacra
La deriva transumana vìola ogni aspetto della vita umana. Il TecnoUomo si sta costruendo grazie ad un diktat imposto dalle Big Tech. Il consenso non è richiesto, si avvale di imperativi connessi all’avanzata inarrestabile del Nuovo Mondo. Il mutamento antropologico è in atto. Lo viviamo e il cambio di paradigma si insinua in ogni aspetto del vivere umano. Il corpo ne è la vittima predestinata se si parla di incontro con l’altro nella sua accezione più intima, ma non solo. I cinque sensi ci permettono di interagire con il mondo che ci circonda, inviano informazioni al cervello. L’Intelligenza artificiale si è già impossessata dei due sensi che, dal corpo, proiettano sul mondo esterno: vista e udito. Le generazioni che, prima dei cosiddetti nativi digitali, hanno sperimentato la libertà dall’iper-tecnologizzazione ricordano e questa memoria è sedimentata nel loro DNA emotivo, l’incontro con l’altro e con il mondo esterno senza intermediari; là dove per intermediari s’intendono i visori, gli schermi portatili, le immagini o le voci ri-create dai vari dispositivi tecnologici.
Antropologa, scrittrice, articolista. Si occupa di mito, rito, civiltà arcaiche, linguaggio dei simboli, distopia e analisi antropologica del mondo contemporaneo Ha tenuto diversi corsi inerenti nelle antiche civiltà, il linguaggio dei simboli, ed i culti misterici. Il suo sguardo si volge anche al tempo presente. Pubblica articoli di attualità per alcune riviste cartacee e on-line.