Wi-Fi, il vampiro di privacy e dati


Accorgimenti utili per non farseli fregare
Rocco D’Alessandro
Bastardi senza Guugol
Difendere la propria privacy e proteggere i dati personali significa anche preservare libertà e diritti. “Non ho nulla da nascondere”, sostiene l’incosciente. “Tanto sanno già tutto”, ribatte il rassegnato. Ma oltre l’inconsapevole leggerezza si può fare di più. Un esempio? Provate. Prendete un PC Windows con Wireshark, programma gratuito e open source per monitorare il traffico dati. Lasciate inattivo il PC almeno un’ora, provando poi a misurare l’attività di rete. Vi troverete davanti una mole di traffico abnorme, scambiati anche 167.566 pacchetti, 143 megabyte che in anno fanno 1,25 terabyte.

Sono Rocco D’Alessandro, anni 63. Per anni ho fatto il programmatore elettronico ed ho visto nascere la rete e il web, quando internet era ancora speranza di libertà e di conoscenza a disposizione di tutti; quando l’anonimato era garanzia di protezione degli utenti. Dal 2000, invece, con un’inversione ad U, mi sono occupato di finanza ed in particolare di finanza d’azienda. Ho fondato i Bastardi senza Guugol, creatura per me preziosa, perché nata da adesioni spontanee al progetto, nel corso delle assemblee pubbliche di Uniamoci Trentino, per le battaglie contro la città prigione delle telecamere e dell’AI che spiava, ascoltava e scannerizzava ogni passante.